Maria Eletta Martini
Data | 1947 - 2005 | |
Consistenza | 256 buste 1432 fascc. | |
Storia istituzionale/biografia | Maria Eletta Martini nasce a Lucca il 24 luglio 1922. La passione per la politica le viene trasmessa dal padre fin da ragazza. È infatti grazie a lui che ebbe le prime esperienze in campo politico, prima prendendo parte alla Resistenza come staffetta partigiana, all'insaputa della madre, poi come consigliera comunale nella sua città. Si laurea in Lettere e Filosofia presso l'Università di Pisa e questo le permetterà in seguito di svolgere il ruolo di insegnante di scuola media. Nel 1946, a ventiquattro anni, si iscrive alla DC e nello stesso anno, è eletta consigliera comunale a Lucca, carica che ricoprirà fino al 1963 quando verrà eletta deputata nella circoscrizione di Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara. Alla fine degli anni '70 diventa vice-presidente della Camera dei deputati, ruolo che manterrà fino al 1983, quando verrà nominata Senatore nelle file della DC. Rieletta nuovamente alla Camera nel 1987, alla fine della legislatura (1992) si ritira dall'attività politica per dedicarsi al volontariato. Solamente un anno prima, nel 1991, viene approvata la legge quadro sul volontariato che porterà ad una maggiore "sensibilità politica" nei confronti dell'associazionismo sociale. La dedizione di Maria Eletta verso questa realtà è visibile sin dal 1984 quando fonda a Lucca il Centro Nazionale Studi e Documentazione sul Volontariato divenendone presidente fino al 2008, anno in cui istituisce anche la Fondazione Volontariato e Partecipazione. Propensione verso l'associazionismo che in Maria Eletta Martini si esprime inoltre attraverso il suo contributo al Centro Italiano Femminile (CIF), associazione di donne di ispirazione cristiana, divenendone vicepresidente nazionale. Associazionismo di stampo culturale invece, quello espresso con la costituzione di "Carta '93" che aveva lo scopo di elaborare una nuova progettualità della politica promuovendone "l'attività di studio e di ricerca di rilevante interesse culturale" , prendendo le distanze da quanto stava accadendo e sconvolgendo la politica nazionale italiana in quegli anni, ovvero Tangentopoli. Parlando di Maria Eletta Martini è doveroso ricordarla per l'impegno profuso in Parlamento seguendo leggi dai temi importanti che hanno provocato fratture tra mondo cattolico e mondo laico, come la legge sulla riforma del diritto di famiglia (legge 19 maggio 1975, n.151), successiva alla legge sul divorzio (legge 1 dicembre 1970, n.898) riconfermata con il referendum del 1974, la legge sull'aborto (legge 22 maggio 1978, n.194) e la legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (legge 23 dicembre 1978, n.833). Da annoverare inoltre la sua partecipazione alla nascita del Partito Popolare Italiano nel 1994, il quale raccolse la maggior parte degli esponenti fuoriusciti dalla ormai decaduta Democrazia Cristiana, e la sua successiva adesione a La Margherita nel 2001. Nel 2004 il Presidente Carlo Azeglio Ciampi in occasione della Festa Nazionale della Repubblica conferisce a Maria Eletta Martini l'onorificenza di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Maria Eletta si spegne nella sua città natale il 29 dicembre 2011, proclamato "Anno europeo del volontariato" su iniziativa del Parlamento europeo nel novembre del 2009. | |
Storia archivistica | Il fondo Maria Eletta Martini è pervenuto presso l'Archivio Storico dell'Istituto 'Luigi Sturzo' nel 2004, in un unico versamento, per esplicita volontà della politica, ed è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante il 24 gennaio 2006 dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio. La realizzazione di questo progetto include, oltre alla stesura dell' inventario, anche il lavoro di revisione della schedatura, riordinamento virtuale e fisico delle singole unità archivistiche (UA), ordinamento dei documenti all'interno dei fascicoli e condizionamento finale. Il presente inventario va così a sostituire l'elenco di versamento, approntato al momento dell'arrivo del fondo in Istituto, il quale ha rappresentato per diversi anni, un valido e necessario strumento di ricerca per la consultazione in sala studio. L'iniziale lavoro di ordinamento con relativa schedatura del fondo è stato coordinato dalla dott.ssa Beatrice Ortu, che ha provveduto anche ad una ripartizione virtuale' della documentazione in una struttura gerarchica su software archivistico (Gea4). Il lavoro è stato poi interrotto nel 2013 e solamente nel dicembre 2019 ripreso con il progetto affidatomi dalla Soprintendenza. Al mio arrivo, solo una parte della documentazione si presentava ordinata all'interno dei fascicoli e virtualmente, su applicativo gestionale. Il lavoro più cospicuo, infatti, è consistito nell'aggregare fisicamente le singole unità archivistiche ricostruendo le serie e le sottoserie di pertinenza, in modo da rispecchiare fedelmente l'ordinamento logico-virtuale della struttura ad albero su gestionale xDams. La fase finale ha invece riguardato il condizionamento di tutti i fascicoli e delle unità di conservazione con relativa etichettatura e l'indicazione dei dati identificativi per ogni busta e unità archivistica. | |
Info acquisizione | Donazione. | |
Strumenti archivistici | Inventario a livello di unità archivistica cartaceo e informatizzato a cura di Beatrice Ortu e Maria Elena Tucci | |
Consultabilità | Liberamente consultabile ai sensi della normativa archivistica vigente. | |
Bibliografia | - ROSA JERVOLINO RUSSO, Maria Eletta Martini, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca, 2017 - MARIA CHIARA MATTESINI, Una battaglia al femminile. Maria Eletta Martini e il nuovo Diritto di famiglia, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca, 2017 | |
Note | In data 21 ottobre 2011 la b. 50 è stata richiesta dai parenti (e quindi restituita). | |