Giovanni Marcora

Data1943 - 1987
Note alla dataPresenti docc. postumi al 1983, data di morte del soggetto produttore
Consistenza1542 fascc.
Storia istituzionale/biografia

Giovanni Andrea Umberto Marcora, detto Bertino, nasce ad Inveruno in provincia di Milano il 28 dicembre 1922. Figlio di Giuseppe, macellaio e piccolo allevatore locale, e di Erminia Garavaglia, appartenente a una famiglia di piccoli albergatori, è il secondogenito di quattro figli: Giuseppina (1920), Maria Purissima (1925) e Andrea (1928).


Durante la sua adolescenza frequenta le scuole comunali, l'oratorio e il circolo dell'Azione Cattolica di Cuggiono. Nel 1941 acquisisce il diploma di Geometra presso l'Istituto Carlo Dell'Acqua di Legnano e successivamente inizia a lavorare come capocantiere nei pressi di Zara. 


Chiamato alle armi nel 1942, a guerra già iniziata, presta servizio come ufficiale nel reggimento di artiglieria di montagna prima a Bressanone e in seguito a Cerveteri. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 decide di unirsi ai partigiani nella lotta antifascista e antitedesca operando fra l'Altomilanese e l'Ossola.


A inizio della guerra Marcora non possiede ancora una coscienza politica definita. È durante la lotta partigiana che entra in contatto con gruppi di diversa estrazione ideologica e politica: comunisti come Umberto Terracini e Concetto Marchesi, socialisti come Corrado Bonfantini ed Ezio Vigorelli, repubblicani come Cipriano Facchinetti, ecc. Ma è il rapporto con i democristiani, quali Piero Malvestiti, Enrico Mattei, Eugenio Cefis ed altri, che esercita un peso rilevantissimo nella sua formazione politico-religiosa.


Nel 1944 "Albertino", questo il suo nome di battaglia, diventa vice comandante della formazione partigiana Alfredo di Dio e partecipa alla liberazione di Domodossola e alla sfortunata difesa della Repubblica dell'Ossola.


Con la fine delle ostilità, Marcora viene nominato presidente della Commissione, istituita dal Ministero della Difesa, per l'assegnazione delle qualifiche e ricompense partigiane per la Regione Lombardia ed entra a far parte del primo consiglio direttivo della Federazione Volontari della Libertà. Abbandonato il mestiere di partigiano in servizio permanente ricomincia una vita da civile creando e dirigendo una piccola impresa di trasporti. Alla fine degli anni '40 decide di cambiare tipo di attività costituendo, insieme all'amico Carlo Vegezzi, l'impresa di costruzione "Cea" la quale riceve lavori in appalto inizialmente dalla Società Nazionale Metanodotti e poi dall'Ente Nazionale Idrocarburi.


Il 2 giugno 1946 segna l'inizio di una nuova fase nella storia italiana e i giorni a venire saranno fonte di numerose sfide e di grandi cambiamenti per il Paese. Marcora si iscrive alla Democrazia Cristiana e partecipa all'organizzazione periferica del partito, impegnandosi nelle battaglie elettorali del 1946 e del 1948. La sua rete di conoscenze inizia ad allargarsi frequentando tra gli altri Ezio Vanoni, Luigi Granelli, Giovanni Galloni e Ciriaco De Mita.


Nel 1953 è tra i promotori e finanziatori della rivista 'La Base' e dell'omonima corrente democristiana, di cui diviene presto uno dei più autorevoli esponenti a livello nazionale.  Questa è la prima di una lunga serie di esperienze in ambito editoriale: negli anni che seguono  favorisce la creazione di periodici come «Prospettive» (1954), «Il Ribelle e il Conformista» (1954) e «Stato Democratico» (1957) e la nascita di agenzie di stampa quali «Servizi Informazioni Assistenza Stampa» (1957) e «Radar» (1958).


Fra gli anni Cinquanta e la fine degli anni Sessanta ricopre diversi incarichi all'interno della Dc: nel 1954 è vicesegretario della Dc provinciale milanese, dal 1958 al 1961 e dal 1964 al 1968, ne ricopre il ruolo di Segretario, nel 1968 e nelle successive elezioni del 1972, 1976 e 1979 viene eletto senatore nel collegio di Vimercate e infine nel 1969 entra a far parte della Direzione Centrale della Dc. In questo periodo egli cerca di rafforzare l'organizzazione del partito milanese trasformandolo in  una sede di confronto e di elaborazione di progetti, come la riforma fondiaria e lo sviluppo industriale, volti a risolvere i problemi generali che il Paese si trova ad affrontare durante la ricostruzione.


Intanto nel 1956 Marcora sposa Giovanna De Re e si stabilisce a Milano. Dal matrimonio nascono tre figli: Barbara, Luca e Simone. Nel 1964 decide di intraprendere a Bedonia sull'Appennino parmense un'attività di allevamento equino e bovino.


Negli anni Settanta i sui impegni politici si intensificano: diviene membro della Giunta Consultiva per Affari delle Comunità Europee (1968), promuove la nascita del Comitato Permanente Antifascista e per la Difesa dell'Ordine Repubblicano (1969), viene eletto sindaco di Inveruno (1970 e 1980), ricopre la carica di vicesegretario nazionale Dc (1972) ed è chiamato a partecipare alla Commissione Agricoltura e Foreste del Senato (1979).


Il suo lavoro da parlamentare è intenso e apprezzato. È il promotore e relatore della legge del 15 dicembre 1972 n. 772 Norme per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza (la cosiddetta Legge Marcora) che riconosce ai giovani chiamati ad assolvere gli obblighi di leva il diritto di rifiutare di ottemperare al dovere imposto se contrario alle proprie convinzioni etiche, morali o religiose.


Il 23 novembre 1974 viene nominato ministro dell'Agricoltura e delle Foreste nel IV Governo Moro, rimanendone alla guida anche nei successivi governi Andreotti e Cossiga fino all'ottobre 1980. Grazie alla tradizione familiare e alla sua esperienza da imprenditore agricolo, in questo ufficio dà dimostrazione di tutte le sue capacità promuovendo la ripresa dell'intervento pubblico a sostegno dell'agricoltura e incoraggiando una radicale opera di riforma per il rinnovamento del settore. Tra i suoi provvedimenti il più importante è la legge n. 984 del 27 dicembre 1977, nota come Legge Quadrifoglio, che definisce un piano agricolo che, pur lasciando all'amministrazione centrale dello Stato le funzioni di indirizzo e coordinamento, affida alle regioni la responsabilità dell'intervento diretto.


Il suo impegno è visibile anche a livello comunitario: è l'ideatore del cosiddetto "pacchetto mediterraneo", un programma di sviluppo varato a Bruxelles nel 1978 per contrastare la sperequazione fra le agricolture dei paesi europei del Nord e quelli del Sud.


Dal 28 giugno 1981 fino al dicembre 1982 Marcora ricopre la carica di ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato. Tra le problematiche che si trova ad affrontare in questo dicastero emergono l'attuazione del Piano energetico nazionale, la legge per l'innovazione tecnologica e quella per la riconversione industriale. In particolare, egli presenta un disegno di legge rivolto alle aziende in crisi nel quale vengono proposti dei provvedimenti per il credito alla cooperazione e delle misure urgenti a salvaguardia dei livelli di occupazione (futura legge n. 49 del 27 feb. 1985 conosciuta come Legge Marcora).


Marcora muore a Inveruno il 5 febbraio 1983.

Storia archivistica

Il fondo Giovanni Marcora è pervenuto all'Archivio Storico all'Istituto 'Luigi Sturzo' ed è stato dichiarato di interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio in data 13 febbraio 2006.


Il presente lavoro di schedatura e inventariazione è stato concluso in seguito al finanziamento rilasciato dalla Direzione Generale Archivi approvato con decreto del Soprintendente archivistico del Lazio Rep. n. 101 - Prot. n. 4312 del 4 dicembre 2019 e realizzato sotto il diretto coordinamento scientifico della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio e dell'Archivio Storico dell'Istituto 'Luigi Sturzo'.

Info acquisizioneDonazione.
Ordinamento e struttura

Ordinamento e struttura


La documentazione è pervenuta all'Archivio Storico dell'Istituto Luigi Sturzo conservata in 272 scatole. All'interno erano presenti 1.319 fascicoli, nella maggior parte dei casi con un proprio titolo, e alcune carte sciolte. Queste unità archivistiche erano divise in due sezioni Archivio ministeriale e Archivio politico, entrambe a loro volta suddivise in serie. Tuttavia durante l'operazione di schedatura è stato rilevato un contenuto documentario molto più ampio di quanto le due suddette sezioni lasciassero intendere: nella prima, oltre alla documentazione riferita all'attività ministeriale di Marcora si è trovata anche quella relativa alla sua attività parlamentare; mentre nella seconda si è riscontrata la presenza di documentazione concernente la sua attività imprenditoriale e la sua vita privata, nonché la presenza di subfondi.


Di conseguenza, in fase di ordinamento, si è ritenuto più esaustivo creare una nuova divisione per sezioni e scorporare i subfondi dotandoli di una propria struttura di ordinamento: l'originale sezione Archivio ministeriale è stata ripartita nelle sezioni Attività parlamentare e Attività ministeriale, la sezione Archivio politico è stata divisa nelle sezioni Attività politica e Attività imprenditoriale ed affari personali e sono stati creati 11 subfondi. Le sezioni e i subfondi sono stati a loro volta frazionati in serie e, quando necessario, in sottoserie e sottosottoserie. Le prime sono state organizzate per tipologia documentaria: corrispondenza, dattiloscritti (relazioni, verbali, etc.), materiale a stampa, foto e documenti vari. Le sottoserie e sottosottoserie sono state ordinate per argomento, pratica trattata o soggetti interessati.


Uno spostamento di carte è stato fatto solo per i fascicoli con il titolo originale "Documenti vari" o "Materiali vari" e per quelli senza titolo. La documentazione è stata divisa in questo modo: tutti i documenti relativi a una stessa pratica sono stati riuniti; i restanti sono stati ripartiti per tipologia documentaria, argomento trattato e anno.


Il fondo Giovanni Marcora risulta così suddiviso:


Sezione 1. Attività imprenditoriale e affari personali (1930-1982)


Sezione 2. Attività politica (1953-1987)                                                             


Sezione 3. Attività parlamentare (1961-1983)                                                     


Sezione 4. Attività ministeriale (1973-1982)


La Sezione 1. Attività imprenditoriale e affari personali (1930-1982) è la meno cospicua del fondo, conservando al suo interno circa 1.000 documenti articolati in 16 fascicoli e divisi in 3 serie: Corrispondenza, Foto e Documenti vari. La documentazione conservata riguarda lettere personali di Marcora del 1945-1948, del 1968 e del 1981-1982, documentazione varia relativa ad affari personali della sua famiglia (1930-1947), corrispondenza e altro materiale concernente la sua attività di imprenditore. In particolare, in merito a quest'ultima sono presenti carte sulla tenuta a Compiano di Bedonia (1966-1979) e sull'Impresa Autotrasporti (1948-1952).


La Sezione 2. Attività politica (1953-1987), con circa 27.000 documenti divisi in 638 fascicoli, è la più cospicua del fondo. Riguarda la figura di Marcora come politico Dc ed è divisa a sua volta in due Sottosezioni: Attività nella Democrazia Cristiana (1953-1987) e Attività nella Base (1955-1987).


La Sottosezione 1. Attività nella Democrazia Cristiana (1953-1987) contiene oltre 23.000 documenti articolati in 562 fascicoli e divisi in 8 serie: Corrispondenza, Relazioni, discorsi e scritti vari, Tabelle, elenchi e appunti, Verbali, Materiale a stampa, Materiale propagandistico, Foto e Documenti vari. L'attività del politico milanese è testimoniata da lettere, appunti, relazioni e altro materiale concernente il suo operare nella Dc sia a livello locale (l'ambiente lombardo) che in quello nazionale. La documentazione parte dal 1953 e ripercorre le principali cariche di Marcora (come ad esempio quella di segretario amministrativo regionale della Dc lombarda e in seguito segretario provinciale a Milano), fino ad arrivare ai suoi ultimi impegni del 1982. Sono presenti, inoltre, alcune carte raccolte dopo la morte di Marcora relative a campagne elettorali Dc (1983-1984) e a questioni legate all'amministrazione provinciale milanese (1983-1987).


La Sottosezione 2.  Attività nella Base (1955-1987) contiene oltre 3.000 documenti articolati in 76 fascicoli e divisi in 6 serie: Corrispondenza, Relazioni, discorsi e scritti vari, Tabelle, elenchi e appunti, Materiale a stampa, Foto e Documenti vari. Il materiale conservato è dimostrazione dell'attività di Marcora quale esponente della corrente Base. Oltre agli scambi epistolari tra Marcora e altri colleghi (1966-1981) è presente una notevole quantità di materiale quali lettere, appunti, tabelle e relazioni relativa ai convegni e alle riunioni (1955-1987) organizzati dai membri di questa corrente democristiana.


La Sezione 3. Attività parlamentare (1961-1983) contiene oltre 18.000 documenti articolati in 437 fascicoli e divisi in 3 serie: Corrispondenza, Relazioni, discorsi e scritti vari e Documenti vari. Testimonia l'attività di Marcora quale senatore della Repubblica Italiana, eletto nel 1968 e in seguito riconfermato fino al 1983. La documentazione conservata si riferisce ad affari di politica nazionale ed europea. Troviamo corrispondenza con parlamentari, organi governativi, enti amministrativi milanesi, enti privati lombardi, esponenti della Dc e di altri partiti italiani, autorità dell'amministrazione pubblica, rappresentanti di enti privati e vari conoscenti. A completare il quadro alcuni interventi parlamentari di Marcora (1969-1980), alcune relazioni scritte da colleghi (1966-1972) e una miscellanea (1962-1981) contenente testi di legge, atti parlamentari e altro materiale in fotocopia relativi alla Comunità Economica Europea, alla legge sul divorzio, alla riforma universitaria e altri argomenti.


La Sezione 4. Attività ministeriale (1973-1982), con oltre 6.000 documenti divisi in 302 fascicoli, conserva documenti relativi agli affari ministeriali di Marcora. È divisa a sua volta in due Sottosezioni: Ministero dell'Agricoltura (1973-1981) e Ministero dell'Industria (1976-1982).


La Sottosezione 1. Ministero dell'Agricoltura (1973-1981) contiene circa 3.000 documenti articolati in 153 fascicoli e divisi in 5 serie: Corrispondenza, Relazioni, discorsi e scritti vari, Materiale a stampa, Foto e Documenti vari. Le carte conservate testimoniano l'attività di Marcora quale ministro dell'Agricoltura e delle Foreste, carica che ricopre dal 1974 al 1980. In questo periodo numerosa è la corrispondenza intrattenuta con i ministeri (1973-1981), gli enti amministrativi di Milano (1975-1980), gli enti privati lombardi e varie istituzioni italiane (1974-1980) nonché colleghi e altre personalità (1975-1981). Sono inoltre presenti alcuni interventi di Marcora (1975-1979) e altra documentazione relativa ad affari vari (1976-1980).


La Sottosezione 2. Ministero dell'Industria (1976-1982) contiene oltre 3.000 documenti articolati in 149 fascicoli e divisi in 4 serie: Corrispondenza, Relazioni, discorsi e scritti vari, Foto e Documenti vari. Marcora riveste la carica di ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato dal giugno 1981 fino al dicembre 1982. Come nella precedente Sottosezione, troviamo una cospicua corrispondenza intrattenuta con organi di governo (1979-1982), con enti di diversa natura (1980-1982) e con singoli (1979-1982). Sono inoltre presenti una serie di interviste rilasciate dal ministro milanese, fotografie e altro materiale relativo ad argomenti vari come la legge finanziaria e il piano energetico nazionale.


Come in precedenza già indicato, oltre alla documentazione delle quattro Sezioni descritte nell'archivio di Giovanni Marcora è stata riscontrata la presenza di undici subfondi. Questi sono da ricollegare alle amicizie del politico milanese, alla sua attività di partigiano e infine alle sue imprese editoriali. I subfondi individuati, scorporati dal corpo principale e dotati di una propria struttura sono:


Subfondo Silvio Morra (1966)                                                                          


Subfondo Felice Calcaterra (1958-1964)                                                             


Subfondo Franco Verga (1955-1975)                                                                


Subfondo Federazione Italiana Volontari della Libertà  (1944-1978)                      


Subfondo Periodico «Il Ribelle e il Conformista» (1954-1956)                                


Subfondo Ufficio Collaborazione Informazione Stampa Cattolica (1954-1956)


Subfondo Casa Editrice 'La Base' (1955-1972)                                                  


Subfondo Periodico «Prospettive» (1955)                                                            


Subfondo Periodico «Democrazia Comunale» (1956)                                            


Subfondo Servizi Informazioni Assistenza Stampa (1956-1959)                            


Subfondo Periodico «Stato Democratico» (1957-1969)                                          


Il Subfondo Silvio Morra (1966) è il meno cospicuo, con solo un fascicolo contenete 2 documenti: due lettere personali del marzo e dicembre 1966.


Il Subfondo Felice Calcaterra (1958-1964) presenta una ventina di documenti articolati in 2 fascicoli. Si tratta di corrispondenza personale del dirigente industriale che affiancò per anni Marcora seguendolo alla segreteria provinciale Dc di Milano, nella corrente la Base e nelle sue imprese editoriali quali «Prospettive» e «Stato Democratico».


Il Subfondo Franco Verga (1955-1975) contiene una decina di documenti articolati in 3 fascicoli e divisi in 3 serie: Corrispondenza, Foto e Documenti vari. Si tratta di alcune lettere personali, delle foto e un diploma. Deputato della Dc e presidente del Centro Orientamento Immigrati, Verga fu un assiduo frequentatore del circolo di amicizie di Marcora.


Il Subfondo Federazione Italiana Volontari della Libertà (1944-1978) presenta oltre 5.000  documenti articolati in 71 fascicoli e divisi in 7 serie: Corrispondenza; Relazioni, discorsi e scritti vari, Tabelle, elenchi e appunti, Registri, Manifesti e Documenti vari. La Fivl diviene ente morale con dpr. del 16 aprile 1948. Associazione apolitica e apartitica, nasce con lo scopo di salvaguardare lo spirito della Resistenza valorizzandone il patrimonio morale, di ricordare i caduti della Lotta di Liberazione prestando opera di assistenza ai loro familiari e di promuovere attività di carattere assistenziale e culturale. Tra le associazioni federate emerge il Raggruppamento Divisioni Patrioti 'Alfredo Di Dio', formazione partigiano nella quale  Marcora ricoprì la carica di vicecomandante durante la Resistenza. Oltre ad essere tra i firmatari del manifesto costitutivo della Fivl, Marcora entrò a far parte del primo Consiglio Direttivo insieme a Raffaele Cardona, Enrico Mattei, Paolo Emilio Taviani ed altri. Il materiale conservato testimonia l'attività svolta dall'associazione dalla sua nascita fino al 1978.


Il Subfondo Periodico «Il Ribelle e il Conformista» (1954-1956) conserva circa 600 documenti per un totale di 5 fascicoli. Contiene una miscellanea di documenti (atto costitutivo, elenchi degli abbonati, fatture, ricevute, appunti, ecc.) riguardanti l'attività di questo periodico democristiano di sinistra uscito nel gennaio del 1955 sotto la direzione di Albino Longhi.


Il Subfondo Ufficio Collaborazione Informazione Stampa Cattolica (1954-1956) contiene al suo interno circa 1.500 documenti articolati in 19 fascicoli e divisi in 5 serie: Corrispondenza, Verbali, Bozze di articoli, Matrici di articoli e Documenti vari. Oltre a lettere e circolari relative all'attività dell'Ucisc troviamo un voluminoso numero di matrici e bozze di articoli.


Il Subfondo Casa Editrice 'La Base' (1955-1972) conserva circa 5.000 documenti articolati in 23 fascicoli e divisi in 4 serie: Corrispondenza, Ricevute, fatture e altra documentazione di contabilità, Ritagli e clichés e Documenti vari.  Le carte conservate testimoniano l'attività editoriale svolta dalla casa editrice. Consistenti sono la documentazione relativa alla contabilità e i clichés utilizzati per le pubblicazioni a i quali fanno seguito in minore quantità la corrispondenza e altro materiale vario.


Il Subfondo Periodico «Prospettive» (1955) contiene una ventina di documenti. Pubblicazione di natura culturale, uscito nel novembre 1954 e pubblicato fino all'agosto 1955 era diretto da Aristide Marchetti. Tra le carte conservate si possono segnalare una circolare dell'editrice 'La Base' che informa della chiusura del giornale, elenchi degli abbonati, bozze di articoli e alcuni appunti.


Il Subfondo Periodico «Democrazia Comunale» (1956) conserva circa 90 documenti. Si tratta di bozze relative al numero unico del giornale pubblicato nell'aprile 1956 sotto la direzione di Luigi Galloni ed edito da 'La Base'.


Il Subfondo Servizi Informazioni Assistenza Stampa (1956-1959) contiene circa 1.400 documenti conservati in 2 fascicoli. È presente un cospicuo velinario di corrispondenza intrattenuta da quest'agenzia di stampa, nata nell'ottobre 1955 in sostituzione dell'Ucisc, negli anni 1956-1969.


Il Subfondo Periodico «Stato Democratico» (1957-1969), con oltre 3.000 documenti conservati in 21 fascicoli, è diviso in 2 serie: Corrispondenza e Raccolta di materiale fotografico e a stampa. Il giornale nasce nell'ottobre 1957, edito da 'La Base', inizialmente diretto da Felice Calcaterra e in seguito da Luigi Granelli. Troviamo un gran numero di corrispondenza in arrivo e in uscita (1957-1969) nonchè varie fotografie e ritagli.



Criteri di descrizione


La schedatura informatizzata dell'archivio personale Giovanni Marcora è stata inizialmente effettuata con il software Gea.4 e in seguito revisionata e completata con il software xDams.


Le unità archivistiche che compongono il fondo presentano una numerazione continua, da 1 a 1.542. Quella delle sottounità archivistiche e dei singoli documenti è progressiva e inizia da 1 all'interno di ogni singolo fascicolo. Alcuni fascicoli sono stati frazionati (esempio 326a, 326b, 326c e 326d) poiché la consistenza del materiale non ha permesso di inserire tutti i documenti in un'unica camicia di conservazione. Questo per esempio il caso della documentazione conservata nei raccoglitori ad anelli, i quali, dato il loro cattivo stato di conservazione, durante la fase di ordinamento sono stati eliminati.


È stata mantenuta l'originaria articolazione di fascicoli in sottounità archivistiche.


Ad ogni unità e sottounità corrisponde un titolo, nella maggior parte originale, o, in mancanza, conferito in sede di inventariazione; sono state indicate le date estreme, le date desunte (tra parentesi [ ]) e la consistenza. La data cronica è apposta in testa alla prima carta oppure in calce al documento.


La descrizione è stata effettuata a livello di unità archivistica secondo quei parametri di approfondimento e analiticità adottati dall'Archivio Storico dell'Istituto, con particolare riferimento alla descrizione della corrispondenza, quale tipologia tipica degli archivi di persona.


In particolare, nel campo Contenuto la descrizione dell'unità archivistica si apre con la corrispondenza prodotta e ricevuta da Marcora, seguita da quella tra terzi.


Particolare attenzione è stata posta all'identificazione dei mittenti. I nomi dei soggetti sono riportati per esteso. I nomi desunti sono stati indicati tra parentesi quadre ([ ]) e laddove non è stata possibile l'identificazione, il nome è stato sostituito con l'eventuale carica cercando di ridurre al minimo i casi di lettera "senza firma" o di mittente a "firma illeggibile".


Le altre tipologie documentarie quali relazioni, appunti, promemoria, ritagli di giornali, prospetti, elenchi, opuscoli, brochure, ecc. sono state descritte riportando un titolo volto a rispecchiare una breve sintesi del contenuto. Nel caso di note e appunti brevi si è indicata semplicemente la tipologia dello stesso.


In alcuni casi, per agevolare al massimo la ricerca, è stata specificata la data dei singoli documenti.


Le copie sono state segnalate tra parentesi tonde accanto al relativo documento.


Gli allegati sono stati descritti nel campo omonimo riportandone la tipologia.


Al campo Contenuto segue la Descrizione dove si è data indicazione della tipologia dei documenti presenti all'interno dell'unità archivistica (lettere manoscritte, dattiloscritti, ritagli di giornali, fotocopie, ecc.).


Le unità archivistiche vuote sono state eliminate, mentre le sottounità prive di documenti essendo parte della struttura interna del fascicolo sono state segnalate.


I dati copiati fedelmente dal testo delle carte sono poste tra virgolette (" ").


La documentazione riservata non consultabile ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali è stata estrapolata dai fascicoli originali ed è conservata separatamente. La presenza di questi documenti nelle singole unità e sottounità archivistiche è segnalata nelle Note.

Contenuto

Il fondo consta di circa 70.000 documenti, articolati in 1.542 fascicoli e conservati in 298 buste. Copre un arco temporale di oltre cinquant'anni, dal 1930 al 1987.


Le carte presenti offrono preziose notizie sulla vita del politico italiano Giovanni Marcora nonché sul contesto storico italiano e, in minor misura, internazionale della seconda metà del Novecento.

Strumenti archivisticiInventario a livello di unità archivistica cartaceo e informatizzato a cura di Lavinia Cicchinelli e Simone Crimela.
Bibliografia

A. Robbiati, voce Marcora, Giovanni Andrea Umberto, in Dizionario Storico del Movimento Cattolico in Italia 1860-1980, a cura di F. Traniello  e G. Campanini, Marietti, Casale Monferrato, 1997, pp. 363-366; Gianni Borsa, Giovanni Marcora: un politico 'concreto' dalla Resistenza all'Europa, Centro Ambrosiano, Milano, 1999; Giovanni di Capua, Albertino Marcora: politico del fare, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2007; Giuseppe Sircana, voce Marcora, Giovanni, in Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, vol. 70 (2008).