Flaminio Piccoli

Data1941 - 2000
Note alla datacon documenti dal 1933 e fino al 2009.
Consistenza451 buste; 3170 fascicoli
Storia istituzionale/biografiaFlaminio Piccoli nasce a Kirchbichl, in Austria, il 28 dicembre 1915; compie gli studi medi e di ragioneria a Trento. Nel 1838 si laurea in lingue straniere all'Università Ca' Foscari di Venezia. Durante gli anni Trenta partecipa attivamente alla vita dell'Associazione di studenti medi cattolici di Trento voluta dal vescovo Celestino Endrici.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale viene arruolato come ufficiale degli alpini e inviato al fronte prima su quello francese, poi in Albania nel corso del 1940-41, in Montenegro nel 1941-42, nel 1942-43 nella zona d'occupazione in Francia; dopo l'8 settembre 1943 prigioniero e poi fuggiasco da un treno diretto in un campo di concentramento. Tornato a Trento rimane nascosto per evitare problemi con le nuove forze d'occupazione, fuggendo a Milano nel 1944.
Nel dopoguerra è presente all'assemblea costituente della DC trentina (1945); nello stesso anno, esponente di punta del giornalismo cattolico, viene scelto come direttore de «Il Popolo trentino», organo di stampa del partito (ribattezzato «l'Adige» nel 1951), di cui mantiene la direzione ininterrottamente fino al 1977.
Ancora nel 1945, sposa Maria Cescatti, maestra; dal loro matrimonio nascono tre figli.
Nel 1952 gli viene affidata la presidenza della Giunta diocesana dell'Azione cattolica, affiancato dall'assistente monsignor Alfonso Cesconi. Nel 1954 i due si scontrano con il presidente generale Luigi Gedda; vengono quindi allontanati e in seguito, dopo lunghe trattative, reintegrati ai loro posti. La carica di presidente della Giunta diocesana viene mantenuta fino al 1957, anno in cui Piccoli è eletto segretario provinciale della DC trentina.
Nel 1958 viene eletto alla Camera; la sua esperienza da parlamentare si conclude nel 1994. Nel marzo 1959 si avvicina alla corrente dei dorotei e a partire dal 1963 assume i primi incarichi ufficiali all'interno del partito; prima come responsabile della stampa e propaganda, poi, nel settembre 1964, come vicesegretario nazionale, carica che mantiene fino alla fine del 1968. Dal 1961 al 1964 fa parte della Commissione dei 19, costituita dal Governo per affrontare il problema dell'Alto Adige e che darà l'avvio agli statuti di autonomia alla Regione, prima e alle provincie di Trento e Bolzano, poi.
Dal 1968 al 1993 presidente dell'Unione cattolica stampa italiana (Ucsi).
Nel gennaio 1969 viene eletto per la prima volta Segretario nazionale; è poi nominato ministro delle Partecipazioni statali, prima e sua unica esperienza ministeriale, passata attraverso i governi Rumor, Colombo e Andreotti (1970-1972). Fa riferimento a questa esperienza la pubblicazione del volume Le partecipazioni statali: una formula per lo sviluppo, (Milano 1970).
Rientrato nei ranghi del partito, dal 1972 al 1978, è capogruppo dei deputati DC alla Camera, trovandosi sempre presente in tutti i passaggi politici degli anni Settanta.
Nei giorni cruciali del sequestro Moro, Piccoli fa parte della ristretta delegazione che sostituisce la direzione nell'eccezionalità del momento.
Nell'estate 1978 viene eletto presidente del Consiglio nazionale della Democrazia cristiana, posto lasciato vacante proprio da Aldo Moro; durante il XIV Congresso nazionale del partito (Roma, 15-20 febbraio 1980), è eletto per la seconda volta segretario nazionale, carica che ricopre per due anni, segnati da scandali ed emergenze che colpirono il Paese e il maggior partito di Governo (strage di Bologna, terremoto in Irpinia, referendum sulla legge sull'aborto, scandalo della P2). Nel novembre 1981, tentando di rinnovare il partito, convoca un'Assise degli esterni, coinvolgendo intellettuali ed esponenti della società civile non iscritti al partito.
Terminata la sua esperienza da segretario nel maggio 1982, il Consiglio nazionale propone a Piccoli di riassumere il ruolo di presidente dell'Assemblea, carica mantenuta fino al 1986.
A partire dal giugno 1986 (Assemblea di Lisbona) e fino al 1989, è presidente dell'Unione mondiale dei democratici cristiani (di cui è già stato vicepresidente); si assume poi l'incarico di organizzarne la Conferenza ideologica che, programmata nel 1992, ha poi luogo nel 1994, a Santiago del Cile, tra l'indifferenza dei partiti europei e la grande partecipazione dei paesi dell'America latina.
Negli anni 1987-1992 è presidente della Commissione esteri della Camera; successivamente (giugno 1992-aprile 1994, XI Legislatura), eletto senatore nel Collegio di Castellammare di Stabia, è membro della Commissione esteri del Senato. Con la conclusione anticipata della Legislatura e la fine della Democrazia cristiana, Piccoli confluisce nel gruppo senatoriale del Partito popolare italiano.
Nel 1994 decide di non ricandidarsi e nel 1995 costituisce l'Associazione dei democratici cristiani; gli ultimi anni tenta di rifondare il suo vecchio partito.
Muore a Roma l'11 aprile 2000.
Storia archivisticaIl Fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio il 16 settembre 1994.
Il Fondo di Flaminio Piccoli è costituito dalla documentazione prodotta dal senatore democristiano nel corso della sua attività politica.
Il Fondo è composto da 3170 UA, conservate in 451 unità di conservazione.
Le Serie documentarie si riferiscono agli incarichi politici e istituzionali che Piccoli ha ricoperto in qualità di esponente della Democrazia cristiana dal 1958, quando fu eletto per la prima volta alla Camera dei deputati per il Collegio Trentino Alto Adige fino all'anno della sua morte nel 2000. Completano la documentazione alcune carte versate dopo la sua morte e pervenute all'Istituto Sturzo, talvolta provenienti da altri soggetti produttori.
L'archivio era stato di fatto oggetto di due importanti interventi di inventariazione e ordinamento, risultando organizzato in strutture cronologiche riferite agli incarichi politici e istituzionali ricoperti da Piccoli dal 1958 fino agli anni Novanta del ‘900. In particolare, il primo intervento, ad opera del professor Vittorio De Marco, aveva preso avvio nel 1986 (prima che il Fondo fosse donato all'Istituto Sturzo, il 22 ottobre 1993), con un primo versamento, seguito, alcuni anni più tardi (1995) da un secondo versamento, di cui si è occupato sempre il professor De Marco. Negli anni seguenti, e fino al 2015, la dottoressa Patrizia Severi ha continuato il riordinamento della documentazione che è stata riversata, da una prima schedatura in GEA 4, nell'attuale sistema XDams (2016). Il materiale (incrementato da ulteriori versamenti, negli anni 2000 e 2009) era stato ordinato in due Sezioni principali (Attività di partito e Attività istituzionale e parlamentare), all'interno delle quali hanno trovato spazio le attuali 17 Serie che attualmente costituiscono il Fondo.
Nell'ultimo intervento si è proceduto a una revisione completa della schedatura, previa verifica della presenza delle singole unità archivistiche precedentemente schedate. Inoltre sono stati schedati ex novo i materiali pervenuti all'Istituto Sturzo con gli ultimi versamenti effettuati dalla famiglia Piccoli; in particolare 20 faldoni di fotografie, 10 buste di Documentazione personale (scritti, corrispondenza, tra cui 4 faldoni di velinari, dossiers, e le agende personali di Piccoli), 20 fascicoli di Inviti, confluiti nella Serie 4 (Presidenza Consiglio nazionale), documenti afferenti alla preparazione della Conferenza ideologica dell'Idc (1992), di cui Piccoli si occupò una volta lasciata la presidenza dell'organizzazione, articoli e discorsi riferibili al periodo in cui fu membro della Commissione esteri del Senato, 13 buste di materiale a stampa, comprendente ritagli stampa, quotidiani e periodici.
Una volta completata la schedatura delle nuove unità è stato effettuato, ove necessario, il riordinamento delle Serie e Sottoserie, optando per una numerazione chiusa per fascicoli e buste, così come richiesto dall'Istituto conservatore. Inoltre è stato effettuato il lavoro di verifica e implementazione degli indici, oltre a un intervento di editing sulle singole schede.
Infine si è proceduto alla cartellinatura, etichettatura e inserimento in nuove unità di conservazione, con relativa numerazione delle unità archivistiche e delle unità di conservazione.
Info acquisizioneDonazione
Ordinamento e strutturaL'archivio è strutturato in due Sezioni principali: Attività di partito e Attività istituzionale parlamentare.

La prima Sezione comprende 5 Serie:
1. Vicesegreteria e Segreteria
2. Presidenza Consiglio nazionale
3. Segreteria politica
4. Presidenza Consiglio nazionale
5. Internazionale democratica cristiana
La seconda Sezione comprende invece 13 Serie:
6. Partecipazioni statali
7. Presidenza Gruppo parlamentare DC alla Camera
8. Presidenza Gruppo parlamentare DC alla Camera
9. Commissione esteri della Camera
10. Commissione esteri del Senato
11. Unione cattolica stampa italiana (Ucsi)
12. Segreteria personale
13. Articoli e discorsi
14. Documentazione personale
15. Materiale a stampa
16. Materiale fotografico
17. Materiali post mortem


Le Serie sono a loro volta suddivise in Sottoserie (ed alcune in Sottosottoserie). Nella maggior parte dei casi si tratta di Scritti, articoli, interviste e discorsi (posti in prima posizione per dare rilievo a una delle attività precipue del soggetto produttore), seguiti da Corrispondenza e atti personali. In alcuni casi seguono altre Sottoserie legate alla natura propria della documentazione: Segreteria tecnica (per la Serie 3), Uffici del partito (per la Serie 4) e così via. Maggiormente articolate appaiono la Serie 5 e la Serie 9, che conservano traccia delle numerose visite istituzionali compiute da Piccoli come presidente dell'IDC e membro della Commissione esteri del Senato.
Struttura diversa e originaria è quella della Serie 12, suddivisa tra pratiche numeriche e nominative per enti, oltre che da tre fascicoli di atti diversi.
La Serie 13 (Articoli e Discorsi) è stata ordinata secondo il numero progressivo dato ad ogni singolo articolo e discorso, forse in sede di Segreteria personale.
In generale la documentazione è stata riordinata seguendo l'ordine logico e cronologico (tranne alcune eccezioni, sempre indicate nella scheda di Serie).
ContenutoL'archivio è composto prevalentemente da scritti (discorsi, articoli, interviste) e corrispondenza, oltre che da fascicoli tematici riferibili ai molteplici incarichi cui Piccoli fu coinvolto durante la sua lunga esperienza politica; inoltre si conservano circa 80 buste di rassegna stampa e 20 buste di materiale fotografico.
Le carte accompagnano in modo assiduo nella sedimentazione cronologica, e intenso nei riferimenti politici e sociali, la sua attività personale e professionale. Discorsi politici, interventi a congressi ed altri eventi statutari del partito, convegni di studio, relazioni per incontri internazionali, articoli, interviste, appunti personali (materiali conservati in forma di manoscritti, dattiloscritti, a stampa) che danno testimonianza del suo pensiero e della sua azione.
Anche la documentazione, la corrispondenza e quanto conservato e gestito dalla sua segreteria personale, raccontano di un impegno assiduo e mai superficiale nelle relazioni interne alla vita della Democrazia cristiana, di un impegno sempre indirizzato al mantenimento di una base comune dove le diversità e anche le divergenze fossero elementi di confronto e non di frattura.
Strumenti archivisticiInventario cartaceo e informatizzato a cura di Raffaella Crociani, Francesca Guarini, Patrizia Severi.
ConsultabilitàLiberamente consultabile ai sensi della normativa archivistica vigente.
BibliografiaG. Andreatta, DC. '60, storia delle idee prevalenti nella Democrazia Cristiana trentina nel periodo 1945-1957, Trento 1963, passim; M. Goio, F. P., un uomo e una scelta, Milano 1972; G. Faustini, F. P., Un primo bilancio, in Archivio Trentino, s. 6, I (2000); M. Pedini, Tra cultura e azione politica, quattro anni a Palazzo Chigi, (1975-1979), I-II, Roma 2002; F. Bojardi, F. P. La strategia del coraggio. Profilo e antologia, Soveria Mannelli 2004; G. Grigolli, F. P. La passione della politica, Rovereto 2004; A. Giovagnoli, Il caso Moro. Una tragedia repubblicana, Bologna 2009; L. Targher, Gli esordi di un politico nazionale, 1945-1958: materiali per una biografia politica, Trento 2011; A. Fanfani, Diari, I-IV, 2011-2012; P. Piccoli - A. Vadagnini, La Democrazia cristiana in Trentino (1954-1994): un partito di popolo, di governo e di potere, Trento 2014
NoteCarlo Pistilli risulta essere capo segreteria del Presidente dell'IDC nel 1988
Persone Pistilli Carlo;