Giuseppe Spataro

Data1897 - 2004
Consistenza75 scatole (13.199 documenti).
Storia istituzionale/biografiaGiuseppe Spataro nasce a Vasto il 12 giugno 1897. Nel 1908 viene mandato al Convitto dell'abbazia benedettina di Montecassino per continuare la sua educazione. Di questo periodo si conservano nel fondo carteggi con i genitori (nella serie Documenti personali) e in seguito corrispondenza abbastanza continua con gli abati di Montecassino. Il 1914 è un anno importante: si iscrive a Roma alla facoltà di giurisprudenza, si associa alla Federazione cattolica universitaria italiana e alla Gioventù cattolica italiana. Nell'archivio è documentato l'importante ruolo svolto da Spataro nel movimento dell'Azione cattolica universitaria, attraverso le carte della serie Federazione cattolica universitaria italiana e quelle della serie Gioventù cattolica italiana. Dal 1917 partecipa, nel corpo aerostieri, alla prima guerra mondiale. Ritorna a Roma nel 1919 con il grado di capitano. Nel fondo sono custoditi due fascicoli relativi al suo Servizio militare. Di ritorno dalla guerra il suo interesse e la sua attenzione si rivolgono all'organizzazione dell'Unione nazionale reduci di guerra di cui è presente un fascicolo nell'omonima serie. Nel 1919 si avvia a Roma alla professione forense, periodo del quale si conserva traccia nella serie Attività forense. Nello stesso anno diventa presidente del Circolo romano della Fuci e successivamente vicepresidente nazionale. Dei suoi primissimi incarichi nei movimenti cattolici giovanili ricordiamo la presidenza della Federazione cattolica universitaria italiana dal settembre 1920 (eletto al Congresso di Trento) al 1922 e, sempre nel 1920, la presidenza regionale per l'Abruzzo di Gioventù cattolica. Gli anni dal 1920 al 1924 sono gli anni in cui cresce anche l'impegno propriamente politico di Spataro. Dal novembre 1921 al luglio 1923 è vicesegretario del Partito popolare italiano con Sturzo segretario; con Rodinò e Gronchi compone il triumvirato che guida il partito dal luglio 1923 al maggio 1924, quando diviene nuovamente vicesegretario (con la segreteria De Gasperi). Nel 1922 Sturzo affida a Spataro anche la riorganizzazione del Partito popolare in Abruzzo. Questo suo impegno politico è documentato nella serie Partito popolare italiano attraverso corrispondenza, verbali di riunioni, comunicati, circolari. Abbiamo inoltre le tre serie di Carteggi con Sturzo, De Gasperi e Montini che - stralciate dal resto della documentazione nel precedente ordinamento - ben illustrano lo scenario politico che si respirava in quegli anni e in quelli che seguirono.Già a partire dal 1924 come consigliere delegato dell'APE, poi dal 1925 con ancora più impegno in qualità di amministratore delegato, Spataro si dedica all'organizzazione e al coordinamento della stampa del «Popolo» (che dal 1943 uscirà in forma clandestina). Alle vicende di questa sua "creatura" Spataro si dedica completamente e, nell'omonima serie, resta traccia delle traversie, anche finanziarie e personali, subite e affrontate in favore dell'organo di stampa del Partito popolare. Nel periodo clandestino, a partire da 1943, è tra i più attivi organizzatori nella lotta antifascista della resistenza romana, quale membro democristiano del Comitato esecutivo e della Giunta militare del Comitato di liberazione nazionale. La serie del Comitato di liberazione nazionale racchiude infatti tutto il lavoro compiuto da Spataro per individuare i giovani antifascisti tra le file dei suoi ex compagni della Fuci e della Gci, richiamandoli all'impegno politico nel nome di un partito di ispirazione cristiana, promuovendo la riflessione e le varie redazioni sul "programma" che sarebbe divenuto l'opuscolo Idee ricostruttive della Dc, e rendendo continuativi gli incontri degli antifascisti di tutti i partiti presso la sua casa in via Cola di Rienzo (numerosi sono i verbali, o.d.g., appunti autografi relativi a queste riunioni). Con la liberazione di Roma e la fine della guerra giungono per Spataro i primi mandati istituzionali. Nel giugno 1944 viene nominato sottosegretario alla Presidenza nel I Governo Bonomi, a dicembre viene confermato con la stessa carica nel II Governo Bonomi; nel giugno del 1945 è sottosegretario all'interno nel Governo Parri e nel dicembre dello stesso anno riceve la conferma all'incarico nel I Governo De Gasperi. Di questi incarichi, nelle omonime serie, si conserva per lo più corrispondenza con altri membri del Governo, gli o.d.g. delle sedute del Consiglio dei ministri, le circolari, gli studi e le relazioni sui problemi affrontati. Dello stesso periodo sono le carte della sottoserie Regioni, raccolte da Spataro nel corso dell'esplorazione realizzata su tutto il territorio nazionale in cerca di nominativi cui affidare incarichi civili e politici, nelle sedi periferiche del nascente partito della Democrazia cristiana. Deputato alla Costituente nel 1946 e alla Camera dal 1946 al 1963. Della serie relativa all'Assemblea costituente - cui Spataro partecipa nella veste di deputato per l'Abruzzo - sono ricavabili interessanti notizie circa lo svolgimento delle riunioni e più in generale dei lavori. La serie Democrazia cristiana - per dimensione e pluralità di ambiti interessati necessariamente ripartita in undici sottoserie - investe l'arco cronologico più ampio: dal 1946 al 1975. Nel 1946 viene nominato presidente della Rai e ell'omonima serie troviamo relazioni sulla programmazione radiofonica, corrispondenza, appunti e minute di discorsi. Presidente del Gruppo democristiano alla Camera dal 1949 al 1950, la sottoserie Presidenza Gruppo parlamentare Dc concentra le carte prodotte e ricevute nell'ambito del mandato. Nel 1953 De Gasperi, segretario della Democrazia cristiana, lo nomina vicesegretario del partito. In questa sottoserie troviamo testimonianza di quanto realizzato da Spataro per la riorganizzazione del partito e per l'assistenza a un De Gasperi già indebolito dalla malattia. Ministro delle poste e telecomunicazioni per due volte (nel 1950 e nel 1959), poi dell'interno (ad interim nell'estate del 1952 e poi nel 1960), della marina mercantile (nel 1958), dei lavori pubblici (nel 1953) e dei trasporti (nel 1960). Tutta la sua attività governativa è ampiamente documentata nelle relative serie attraverso corrispondenza, bozze di discorsi e interventi, ritagli stampa, appunti autografi, promemoria e relazioni. Nel 1957 gli viene affidata la riorganizzazione e il coordinamento della stampa di area cattolica. La sottoserie Ufficio riorganizzazione servizi stampa concentra la documentazione prodotta nell'espletamento dei compiti di questo ufficio: troviamo corrispondenza ma anche una corposa quantità di rapporti e relazioni sullo stato della stampa italiana negli anni Cinquanta. Nel 1962 il segretario politico Aldo Moro gli affida l'Ufficio legislativo del partito, le cui esigue carte sono raccolte nella sottoserie dall'identico nome. Nello stesso anno le sue attività includono anche la Commissione trasporti poste e telecomunicazioni della Camera ed è principalmente corrispondenza quella che troviamo in questa serie. Eletto e riconfermato al Senato (di cui è vicepresidente) dal 1963 al 1976, questa carica genera una delle serie più massicce e interessanti del fondo; si tratta per lo più di corrispondenza ma anche di discorsi, stampa e appunti. Da segnalare la sottoserie Commissione per la celebrazione del ventennale della Resistenza - evento per la cui organizzazione non poteva non essere scelto proprio Spataro - nella quale troviamo raccolta tutta la corrispondenza logistica e di collegamento tra i protagonisti della Resistenza, funzionale per l'approntamento della celebrazione. Presidente dell'Istituto Luigi Sturzo dal 1964 fino alla sua morte (che avvenne a Roma il 30 gennaio 1979), la serie Presidenza Istituto Sturzo riunisce il frutto del lavoro di Spataro nell'ambito dell'attività storica e sociologica dell'Istituto fortemente voluto da Sturzo. L'archivio contiene inoltre una sostanziosa raccolta di Discorsi - circa 300 tra minute, copie e articoli - che si riferiscono a tutta l'attività di Spataro dal 1914 al 1978. La famiglia Spataro, poi - soprattutto nella persona della figlia, signora Anna Spataro Zampaglione - ha sempre avuto a cuore la raccolta e la custodia di tutto il materiale prodotto su Spataro dalla sua scomparsa fino ad oggi. Nelle serie Materiale postumo e Audiovisivi troviamo quindi raccolta molta stampa, ma anche atti di convegni, commemorazioni e manifestazioni varie realizzate nel nome di Spataro, alcune pellicole, alcuni dischi e delle audiocassette. Il poco materiale iconografico presente è conservato nella serie Fotografie.
Storia archivisticaIl fondo, donato all'Istituto Luigi Sturzo dalla famiglia Spataro nel 1979, è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio in data 7 luglio 1980.
Info acquisizioneDonazione.
Ordinamento e strutturaI lavori di riordinamento del fondo sono iniziati nel 1999, dopo che, nel 1997, era stata interrotta una iniziale schedatura analitica. La verifica di consistenza e periodicità delle carte ha fornito i seguenti dati: all'inizio dei lavori il fondo risultava composto da 77 buste, ca. 550 fascicoli per un totale di ca. 10 ml con carte dal 1902 al 2004. Il materiale documentario era privo di strumenti di corredo o di consultazione, se si esclude un elenco sommario presumibilmente redatto all'atto della donazione del fondo all'Istituto. La documentazione appariva per lo più in buono stato e ben conservata, le carte leggibili e integre in ogni parte, in nessun caso si sono segnalati danni dovuti ad agenti patogeni, umidità o animali. Il primo accertamento riguardo lo stato di disordine o confusione del complesso documentario ha immediatamente evidenziato un rimaneggiamento della documentazione rispetto alla propria presumibile struttura originale. Il materiale era stato per lo più ridistribuito in fascicoli divisi cronologicamente per mese o trimestre o anno, all'interno dei quali carte nate spontaneamente nel corso di una specifica attività o incarico professionale e politico risultavano mescolate con documenti prodotti in altri ambiti professionali o privati incidentalmente occorsi nel medesimo periodo. Le segnature (in pochi casi) e le note manoscritte (un po' più di frequente) apposte su alcuni documenti ci hanno confortato e guidato nella ricostruzione della possibile configurazione originaria, peraltro impossibile da ricostituire nel caso di alcuni nuclei documentari. Effettivamente, Gabriella Fanello Marcucci, assistente di Spataro per un lungo periodo, riferisce che: "Nel luglio 1970 egli mi chiese di iniziare un primo riordino delle sue carte. I fascicoli, prevalentemente privi di una classificazione, erano in gran parte «intonsi», mai rivisitati cioè dalla data della loro conservazione. Solo una parte dei documenti era stata utilizzata da Spataro stesso per la costruzione de I democratici cristiani dalla dittatura alla repubblica..." [Nota: In "Alle origini della Democrazia cristiana", Morcelliana, Brescia, 1982, pag. 7] e in seguito "Durante il lavoro di riordino, le carte furono in parte utilizzate da Spataro per il suo libro De Gasperi e il Partito popolare italiano (...) e, (...) da me, con la di lui autorizzazione, per saggi o articoli" [Nota: ibidem, pag. 9] . Il materiale aveva quindi effettivamente subito nei primi anni Settanta un intervento e l'impiego, in seguito, delle carte per la redazione e pubblicazione di libri e articoli - non solo da parte del soggetto produttore - sembrava aver provocato in molti casi l'irrimediabile rottura del vincolo archivistico del documento con i suoi allegati. Questa circostanza ha di fatto generato nell'inventario delle oscurità descrittive che potrebbero essere chiarite solo nell'eventuale - ma ormai improbabile - recupero del contesto e del legame originale tra i documenti.
ContenutoSi veda il campo Storia istituzionale / Biografia.
Strumenti archivisticiInventario cartaceo e informatizzato a livello di documento a cura di Roberta Rampa.
ConsultabilitàLiberamente consultabile ai sensi della normativa archivistica vigente.
Luoghi Montecassino; Roma; Trento; Abruzzo;
Persone Sturzo Luigi; De Gasperi Alcide; Montini Giovanni Battista; Bonomi Ivanoe; Parri Ferruccio; Moro Aldo; Rampa Roberta; Spataro Zampaglione Anna;
Enti Gioventù cattolica italiana; Partito popolare italiano; Comitato di liberazione nazionale; Senato della Repubblica; Istituto Luigi Sturzo; Soprintendenza archivistica per il Lazio; Federazione cattolica universitaria italiana; Unione nazionale reduci di guerra; Rai. Radiotelevisione italiana;